Risarcimento danno medico a Bergamo
Nonostante sia una delle Regioni più popolose d'Italia, la Lombardia
ha fatto registrare pochi casi di malasanità con denunce negli ultimo anno,
solo 26. Nella provincia di Bergamo sono stati segnalati due casi curiosi che
hanno interessato gli organi della magistratura competenti anche se,
fortunatamente non ci sono stati decessi.
Il primo caso riguarda l'Ospedale Bolognini. Una donna di 77 anni residente
nella zona di Foresto Sparso si è recata al pronto soccorso accusando dei forti
dolori ad una spalla in seguito ad una rovinosa caduta. Ricevuta con urgenza,
ed effettuate le radiografie del caso, alla donna è stato consigliato di
portare un tutore per una decina di giorni per recuperare una lieve frattura
alla spalla destra. Nonostante le rassicurazioni della dottoressa di turno, la
donna ha continuato ad accusare forti dolori e ritornata in ospedale i sanitari
si sono accorti che in realtà la frattura era alla spalla sinistra. Il caso è
stato subito impugnato da una nipote della paziente, un'avvocato, che ha citato
per la direzione dell'ospedale e i medici in servizio al pronto soccorso.
L'accusa è quella di aver sottovalutato e trattato con sufficienza un caso che
poteva causare alla paziente danni ancora più gravi, confondere la spalla
destra con quella sinistra è una vicenda che ha dell'incredibile ha commentato
con la stampa l'avvocato. Sulla vicenda sono state intraprese delle indagini
interni per verificare l'errore.
Gli operatori del 118 di Bergamo sono stati coinvolti in un altro caso molto
particolare che è stato riportato da molte testate giornalistiche locali e
nazionali. Nel mese di Aprile, una donna di 33 anni di Bergamo ha richiesto
l'intervento dell'ambulanza attraverso il 118 accusando un forte malore al
petto. Arrivati sul posto, gli operatori sanitari e un medico di turno, sono
riusciti ad entrare in casa grazie all'intervento dei vigili del fuoco,
trovando la donna distesa sul pavimento. Si sono susseguiti 30 minuti di
intervento per cercare di rianimare la donna, senza alcun esito. Dopo circa 40
minuti dall'arrivo dei soccorsi infatti il medico ha dichiarato la morte.
Trascorsa circa un'ora, mentre si attendeva l'arrivo delle pompe funebri, un
poliziotto che era intervenuto sul posto ha notato la donna muovere un braccio
e le mani, non era morta ma cercava di respirare. L'uomo ha richiamato il 118 e
la donna è stata subito ricoverata in terapia intensiva. Dopo l'accaduto i
familiari della donna hanno richiesto spiegazioni alla direzione e alla
centrale operativa del 118, per comprendere i motivi che hanno portato il
medico a dichiarare la morte della donna. Sul caso sono state avviate le
indagini da parte della magistratura, denunciati con richiesta di risarcimento
danni il medico e i 3 operatori che erano a bordo dell'ambulanza.
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